Notturno toscano

Eppure l'almanacco di AAM Terra Nuova lo diceva: "Oggi la unn'è giornaa pei ppane!", ma io ero in crisi di astinenza, già una volta l'avevo dovuto comprare, non potevo aspettare ancora.
Come se non bastasse non mi sono limitata ad un pane qualunque, mi sono messa a fare alcune delle ricette che ho messo del libro e che non facevo da tanto, giusto per verificare se mi piacciono ancora così o necessitano di modifiche. Il fatto che da qualche settimana le mie riserve di farina si siano esaurite ed abbia dovuto ricorrere ad orribili farine impacchettate chissà quando, nell'attesa che arrivi dall'Abruzzo la meraviglia della farina fatta con grano Solina mi ha forse spinto a cercare il gusto in ingredienti aggiunti.
Ho chiesto a Margherita: "Pane irlandese con latte e farina di mais o pane con olive e capperi?" Naturalmente ha scelto il secondo, io volevo pare il primo, li ho fatti entrambi.
Anche la stagione non aiuta, per fare 500 gr di pasta acida ci è voluta una giornata.

Primo impasto di corsa fra il ritorno dalla piscina, la preparazione della cena e la cena stessa.

300 gr di biga, 300 gr di latte tiepido, 250 gr di farina di mais fioretto e 300 gr di farina di frumento; ci ho messo anche un pezzettino di burro perché mi è venuta la malsana idea di cuocerlo nella forma da pan carré.


Il tutto (meno la farina di frumento) va lasciato almeno una decina di minuti lì a ponzare così la farina di mais comincia ad assorbire il liquido.

Le foto sono tutte piuttosto giallognole perché odio il flash e avendo lavorato la sera non c'era altro modo.

Poi ho aggiunto la farina di frumento, il sale e ho impastato a lungo quanto me lo permettevano le circostanze: "Mamma, ho fame!".


Nel mentre ho preparato anche l'impasto per il pane con le olive: 200 gr di biga, 150 gr acqua tiepida, 4 cucchiai d'olio, sale e la farina che prende. Ho scordato di fare la foto all'impasto, pazienzina.

Durante la cena ho snocciolato e tagliato a pezzettini le olive (quelle che sono riuscita a sottrarre alle fauci di Margherita) e i capperi.



Dopo cena l'impasto di mais era così, quell'altro me lo sono scordato di nuovo ma c'era da muoversi e correre a guardare insieme Alice nel Paese delle Meraviglie!


Non è gran ché come lievitazione, vero? Ma l'almanacco l'aveva detto...

Comunque schiaccio

ripiego


e allungo lavorando come si lavorano gli gnocchi


poi metto nella forma da pan carré e chiudo, good night!


Ora a te ti fotografo, dovessi crollare addormentata sul pavimento (che in effetti manca poco). Stendo, farcisco e riavvolgo.



Lascio lì e vado a guardare Alice, poi torno ma poco è cambiato. Decido di aspettare un'altra ora, nel frattempo dormo. Mi risveglio chiamata dal campanello della cucina, accendo il forno e inforno, come viene viene, erano così:



Un'ora di cottura, e finalmente a letto. Stamattina sono così


La spaccatura sopra quello di mais non mi preoccupa, basse presenze di glutine e uso della forma lo fanno. Quello alle oliva sembra perfetto e invece:


Ma sono squisiti entrambi. Il pane alle olive l'ho usato per spargerci sopra l'ultimo olio dell'anno scorso, che fra un po' si comincia a raccogliere per l'olio nuovo. Quello di mais è risultato strepitoso con guarnizione di marmellata di more. Gnam!


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